Impiantato in topolini, ferma la crescita del melanoma
Creato un "linfonodo artificiale" che un giorno potrebbe essere usato nella lotta ai tumori e ad altre malattie. Potrebbe essere impiantato nei pazienti oncologici per indurre una risposta immunitaria specifica contro il tumore. Infatti, il linfonodo attiva e moltiplica in modo esponenziale le cellule immunitarie (linfociti T). È il risultato del lavoro di un team di scienziati della Johns Hopkins Medicine, pubblicato sulla rivista Advanced Materials. Gli esperti hanno 'impiantato' i prototipi di linfonodo artificiale in topolini con melanoma, fermando la crescita del tumore ed aumentando la sopravvivenza degli animali. I linfonodi sono dei 'santuari immunologici' a forma di fagiolo sparsi in tutto il corpo, dove vengono attivate e moltiplicate le cellule di difesa, linfociti.
Le cellule T sono già in uso in oncologia, proprio per tumori come i melanomi: la tecnica consiste nel raccoglierli dal sangue del paziente, addestrarli a riconoscere e attaccare il tumore in provetta facendoli aumentare di numero, infine reinfonderli nel sangue del paziente. Il linfonodo artificiale potrebbe dunque un giorno rendere più pratico questo processo terapeutico: gli scienziati Usa lo hanno 'costruito' a partire da un gel su cui hanno fatto crescere i linfociti T, ottenendo qualcosa come 150 mila cellule T a partire da poche. I linfociti sono risultati attivati (producevano molecole indicatrici di attivazione, le citochine). Infine i ricercatori hanno messo i linfonodi artificiali nei topini con melanoma e visto che il tumore smetteva di crescere aumentando la sopravvivenza degli animali. "Quando perfezioneremo il gel per renderlo ancora più simile all'ambiente del linfonodo - concludono gli autori - includendo anche fattori di crescita che attraggono linfociti T specifici contro i tumori, alla fine saremo capaci di sviluppare linfonodi artificiali per terapie immunitarie rigenerative".
fonte: Advanced Materials
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